Catechesi Mensile
Catechesi di Fra valentino Bellagente O.H. assistente spirituale del gruppo
Quinta riflessione: Anche noi portatori di luce
Dal messaggio di Papa Francesco per l’Angelus-
16/03/2025
«[…] Salito in cima a un monte con Pietro, Giacomo e Giovanni,
Gesù si immerge nella preghiera e diventa raggiante di luce. Così mostra ai
discepoli che cosa si cela dietro i gesti che Egli compie in mezzo a loro: la
luce del suo amore infinito. Condivido con voi questi pensieri mentre sto
affrontando un periodo di prova, e mi unisco a tanti fratelli e sorelle malati:
fragili, in questo momento, come me. Il nostro fisico è debole ma, anche così,
niente può impedirci di amare, di pregare, di donare noi stessi, di essere
l’uno per l’altro, nella fede, segni luminosi di speranza. Quanta luce
risplende, in questo senso, negli ospedali e nei luoghi di cura! Quanta
attenzione amorevole rischiara le stanze, i corridoi, gli ambulatori, i posti
dove si svolgono i servizi più umili! Perciò vorrei invitarvi, oggi, a dare con
me lode al Signore, che mai ci abbandona e che nei momenti di dolore ci mette
accanto persone che riflettono un raggio del suo amore. […] La Vergine Maria ci custodisca e ci aiuti ad essere, come
Lei, portatori della luce e della pace di Cristo.»
Carissime Amiche, Carissimi Amici
di Lourdes,
stiamo vivendo il Tempo di Quaresima, periodo di
riflessione e penitenza che - tra non molto - ci condurrà alla gioia della vita
che vince sulla morte, celebrando la Resurrezione di Cristo.
Desidero, pertanto, far innanzitutto pervenire il mio
augurio per un buon cammino quaresimale e per una Santa Pasqua piena di luce,
gioia e speranza.
In questi giorni, siamo chiamati a sentire ancor più
vicine le persone sofferenti, nel bisogno o nella malattia: rivolgiamo, quindi,
con intensità e fede le nostre preghiere al Signore, alla Beata Vergine Maria e
a Santa Bernardette, affinché non manchino mailoro sostegno e conforto.
E continuiamo a ricordare Papa Francesco, che nei giorni
scorsi ha finalmente lasciato il Policlinico Gemelli e dovrà ora proseguire il
suo percorso di ripresa presso Casa Santa Marta.
Anche in un momento complesso per la sua salute, è
davvero significativo leggere le parole cariche di significato che il Santo
Padre continua a far pervenire, con forza.
«Il nostro fisico è debole ma, anche così, niente può impedirci di
amare, di pregare, di donare noi stessi, di essere l’uno per l’altro, nella
fede, segni luminosi di speranza» è il forte appello di Francesco in
occasione dell’Angelus del 16 marzo scorso:un incoraggiamento importante achi
staattraversando un momento buio e gravoso e, nel contempo, un invito per
ciascuno a mettere al centro i più fragili, quali «personeche riflettono un raggio del
suo amore».
Un’esortazione che tocca particolarmente tutti noi, Amici
di Lourdes,quale Gruppo vocato al servizio, alla generosità, all’assistenza e
all’ascolto delle sorelle e dei fratelli bisognosi.Papa Francesco ci ricorda,
infatti, che dove ci sono gesti semplici ma concreti di attenzione, lì è
presente il Signore, che illumina e riscalda i cuori di ciascuno, donando
conforto e amore.
Ma non solo: il testo che abbiamo letto descrive Gesù
che, salito in cima a un monte con alcuni discepoli, si immerge nella preghiera
e «diventa raggiante
di luce».La
stessa luce intensa che anche Bernadette-ragazza povera e semplice - raccontò
di aver visto alla Grotta di Massabielle, mettendosi in ascolto e in preghiera
con la «Bella Signora».
«Servizio», «umiltà» e «preghiera»:
credo, quindi, siano proprio queste le parole chiave che debbano accompagnare anche
la nostra esperienza insieme, ogni giorno, in special modo in vista del
Pellegrinaggio a Lourdes che si sta avvicinando.
Facciamodi questo Tempo di Quaresima un’occasione per coltivare
tali valori, diventando così - a nostra volta -specchi per quei raggi di luce,
speranza e amore che il Signore dona anche nella sofferenza.
Non stanchiamoci di vivere il nostro essere Gruppo,
aprendoci agli altri e coinvolgendo nuove Amiche e nuovi Amici nella nostra
Associazione, per testimoniare la gioia di essere, nell’umiltà, a disposizione
del prossimo.
E, in questo Anno Giubilare, continuiamo a essere «Con Maria, Pellegrini
di Speranza», chiedendo
ogni giorno di custodirci e aiutarci «ad essere,
come Lei, portatori della luce e della pace di Cristo.»
Fra Valentino Bellagente, OH
PREGHIERA DEL GIUBILEO
Padre che sei nei cieli,
la fede che ci hai donato nel tuo
figlio Gesù Cristo, nostro fratello,
e la fiamma di carità effusa nei
nostri cuori dallo Spirito Santo
ridestino in noi la beata speranza
per l’avvento del tuo Regno.
La tua grazia ci trasformi in
coltivatori operosi dei semi evangelici
che lievitino l’umanità e il cosmo,
nell’attesa fiduciosa dei cieli nuovi e della terra nuova,
quando vinte le potenze del male,
si manifesterà per sempre la tua gloria.
La grazia del Giubileo ravvivi in
noi, Pellegrini di Speranza,
l’anelito verso i beni celesti e
riversi sul mondo intero
la gioia e la pace del nostro
Redentore.
A te Dio benedetto in eterno sia
lode e gloria nei secoli.
Amen
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